Pier Giorgio Frassati ci mostra al vivo che cosa veramente significhi, per un giovane laico, dare una risposta concreta al “Vieni e seguimi”. Basta dare uno sguardo sia pure rapido alla sua vita, consumatasi nell'arco di appena ventiquattro anni, per capire quale fu la risposta che Pier Giorgio seppe dare a Gesù Cristo: fu quella di un giovane “moderno”, aperto ai problemi della cultura, dello sport (un alpinista tremendo!), aperto alle questioni sociali, ai valori della vita, ed insieme di un uomo profondamente credente, nutrito del messaggio evangelico, solidissimo nel carattere, coerente, appassionato nel servire i fratelli e consumato in un ardore di carità che lo portava ad avvicinare, secondo un ordine di precedenza assoluta, i poveri e i malati... Pier Giorgio come vero giovane cristiano ci indica che ciò che più conta nella “visione cristiana dell'uomo” è “la persona e la sua vocazione”, cosi come è stata stabilita da Dio.
(Giovanni paolo II - Torino, 13 aprile 1980)
Sono stato poc'anzi davanti alla tomba di Pier Giorgio: volevo rendere omaggio ad un giovane che ha saputo testimoniare Cristo con singolare efficacia in questo nostro secolo... anch'io, nella mia giovinezza, ho sentito il benefico influsso del suo esempio e, da studente, sono rimasto impressionato dalla forza della sua testimonianza cristiana.
(Giovanni paolo II - Pollone, 16 luglio 1989)